01 ottobre 2020

 

Domenica 25 ottobre apertura della Torre di Chia e della "casa di luce" di Pier Paolo Pasolini!


Dal febbraio 2019, grazie a un accordo tra i proprietari e la cooperativa sociale Il Camaleonte, il sito di Colle Casale all'interno delle mura della Torre di Chia e il castello/abitazione di Pier Paolo Pasolini aprono al pubblico una volta al mese.

La prossima apertura sarà domenica 25 ottobre 2020 alle ore 10:00.
(Nel caso di esaurimento dei posti disponibili, sarà attivato un turno di visita per le ore 14:30) 

La visita avrà una durata di 2 ore abbondanti e si concluderà alle cascatelle di Fosso Castello. 

Prenotazione obbligatoria!

                                  

Una casa di luce, questo voleva realizzare Pier Paolo Pasolini quando nel 1970 acquistò i ruderi del castello di Colle Casale adiacenti la Torre di Chia. E questo fece, disegnando lui stesso labitazione addossata al murale rimasto, due ali affiancate alla torre mozza del castelletto scandite da pareti di legno e ampie vetrate, aiutato da un giovanissimo Dante Ferretti. Un capolavoro di integrazione nel paesaggio, una casa di pietra e vetro mimetizzata fra le rocce e il verde della natura circostante in cui Pier Paolo Pasolini visse spesso negli ultimi anni della sua vita. Qui lavorò al romanzo rimasto incompiuto, Petrolio (Einaudi, 1992) e a molte delle sue Lettere luterane.
Un luogo in cui ricercare un ritorno ad uno stato di natura incontaminato, dove poter trovare la condizione ideale per lavorare, da dove poter esprimere, con la forza rigenerante di una "solitudine scelta come un bene", la condanna allo "sgretolamento" della civiltà e al nuovo potere del consumismo.  
Si innamorò della Torre nella primavera del 1964 girando le prime sequenze del film Il Vangelo secondo Matteo. Per le scene del battesimo di Gesù, infatti, scelse il torrente Castello che scorre sotto la Torre di Chia.


                             

"Sono solo, in mezzo alla campagna: in una solitudine reale, scelta come un bene. Qui non ho niente da perdere (e perciò posso dire tutto), ma non ho neanche niente da guadagnare (e perciò posso dire tutto a maggior ragione)."                                                                                     

                       Pier Paolo Pasolini, Lettere luterane, 1976


Vista la situazione di emergenza relativa al Covid-19 e considerato che una parte della visita si svolge in spazi chiusi, è obbligatorio l'uso della mascherina.  



Info e prenotazioni:

Il Camaleonte Coop. Sociale 349 8774548

info@ilcamaleonte.it

www.ilcamaleonte-tuscia.com

19 settembre 2020

 

Personale di Giuseppe Rossi, 10 anni del Dendronaturalismo

Inaugurazione 3 ottobre

Sabato 3 ottobre alle ore 16 presso le Scuderie del palazzo Chigi-Albani di Soriano nel Cimino sarà presentata la Personale di Giuseppe Rossi.




Giuseppe Rossi, esporrà tele e acquerelli che rappresentano il suo intimo percorso artistico e di ricerca visiva iniziato nel 2010 e definito dendronaturalismo.

In esso il tema dell’ambiente è trattato da un punto di vista originale e privilegiato, quello dello scopritore di significati nascosti, di chi intende penetrare nel tessuto naturale per coglierne l’anima e la vera essenza. (F. Baboni)

Un indagine pittorica che negli anni  si è fatta sempre più tangente all’informale e che rappresenta sensazioni intime verso gli alberi. Sono elaborazioni dove l’emotività trova nel tronco peculiari passaggi estetici. (S. Taddei)

Tra le pieghe dei suoi tronchi, nelle curve delle sue cortecce si percepiscono presenze significanti e mutevoli, così un nodo può diventare un occhio o un pozzo nero senza fondo dove immergersi, a seconda di chi guarda. Mentre la gamma cromatica dei colori danno un umore alle emozioni. Sono tronchi, rami contorti, percepiti come tali ma poi identificati con altro poiché nella sua disperata ricerca di ordine e di senso l’uomo ha sviluppato la capacità di trovare un significato nella realtà che lo circonda.

Voluta o meno, quest’impressione sensoriale crea un legame emotivo col pubblico, restituendo ad ognuno una personale visione della dimensione dell’esistenza. Tronchi contorti e svuotati, di olivo e castagno, grovigli di linee nelle cortecce straziate e nodose - tipici della nostra terra - sono trasposti sulla tela come sotto l’effetto di una lente d’ingrandimento. Piante scelte non a caso, e non solo per una dimensione estetica, ma per la loro importanza storica, sociale e culturale. Cortecce e radici sono quindi sviluppate da pennellate che scavano e frugano nelle pieghe di alberi che sono monumentali superstiti, testimoni silenziosi e millenari dell’esistenza umana e della sua Storia.

 


Tante sono le mostre realizzate dall’artista sorianese nel corso della carriera; alcune tra le più importanti sono la partecipazione alla biennale internazionale di Firenze nel 2011, al Festival Art di Spoleto, allo Euart Spectrum Art Basel Miami USA, alla prima Biennale Internazionale di Roma, alla triennale di Roma con Bonito Oliva. Esposizioni a Roma, Mantova, Forlì, Arezzo, Viterbo, Carrara, Padova, Cesena, Spoleto, ecc. È poi protagonista all’Affordable Art Faire, al MACRO di Roma e al Museo di Villa Vecchia a villa Doria Pamphili a Roma.

L’inaugurazione vedrà la partecipazione della Prof.ssa Francesca Cencetti e del Prof. Gaetano Vari che presenteranno l’esposizione.

La mostra proseguirà fino al 25 ottobre con apertura nei weekend: ogni sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.


Personale di Giuseppe Rossi

Inaugurazione: sabato 3 ottobre ore 16

Scuderie di Palazzo Chigi Albani - P.le C. Albani,1 - Soriano nel Cimino (VT)

Sabato e domenica 10-13 e 16-19


Per info:

Coopertiva Sociale Il Camaleonte

www.camaleonte-tuscia.com

T. 349.8774548

26 agosto 2020

 

Domenica 13 settembre apertura della Torre di Chia e della "casa di luce" di Pier Paolo Pasolini!


Dal febbraio 2019, grazie a un accordo tra i proprietari e la cooperativa sociale Il Camaleonte, il sito di Colle Casale all'interno delle mura della Torre di Chia e il castello/abitazione di Pier Paolo Pasolini aprono al pubblico una volta al mese.

La prossima apertura sarà domenica 13 settembre 2020 alle ore 9:30. 
La visita avrà una durata di 2 ore abbondanti e si concluderà alle cascatelle di Fosso Castello. 

Prenotazione obbligatoria!






Una casa di luce, questo voleva realizzare Pier Paolo Pasolini quando nel 1970 acquistò i ruderi del castello di Colle Casale adiacenti la Torre di Chia. E questo fece, disegnando lui stesso labitazione addossata al murale rimasto, due ali affiancate alla torre mozza del castelletto scandite da pareti di legno e ampie vetrate, aiutato da un giovanissimo Dante Ferretti. Un capolavoro di integrazione nel paesaggio, una casa di pietra e vetro mimetizzata fra le rocce e il verde della natura circostante in cui Pier Paolo Pasolini visse spesso negli ultimi anni della sua vita. Qui lavorò al romanzo rimasto incompiuto, Petrolio (Einaudi, 1992) e a molte delle sue Lettere luterane.
Un luogo in cui ricercare un ritorno ad uno stato di natura incontaminato, dove poter trovare la condizione ideale per lavorare, da dove poter esprimere, con la forza rigenerante di una "solitudine scelta come un bene", la condanna allo "sgretolamento" della civiltà e al nuovo potere del consumismo.  
Si innamorò della Torre nella primavera del 1964 girando le prime sequenze del film Il Vangelo secondo Matteo. Per le scene del battesimo di Gesù, infatti, scelse il torrente Castello che scorre sotto la Torre di Chia.

"Sono solo, in mezzo alla campagna: in una solitudine reale, scelta come un bene. Qui non ho niente da perdere (e perciò posso dire tutto), ma non ho neanche niente da guadagnare (e perciò posso dire tutto a maggior ragione)."                                                                                     

                       Pier Paolo Pasolini, Lettere luterane, 1976


Vista la situazione di emergenza relativa al Covid-19 e considerato che una parte della visita si svolge in spazi chiusi, è obbligatorio l'uso della mascherina.  



Info e prenotazioni:

Il Camaleonte Coop. Sociale 349 8774548

info@ilcamaleonte.it

www.ilcamaleonte-tuscia.com

12 agosto 2020

Apertura Torre di Chia!

 

Domenica 23 agosto apertura della Torre di Chia e della "casa di luce" di Pier Paolo Pasolini!


Dal febbraio 2019, grazie a un accordo tra i proprietari e la cooperativa sociale Il Camaleonte, la Torre di Chia
il castello/abitazione di Pier Paolo Pasolini aprono al pubblico una volta al mese.

La prossima apertura sarà domenica 23 agosto 2020 alle ore 9:30. 
La visita avrà una durata di circa 2 ore e si concluderà alle cascatelle di Fosso Castello. 

Prenotazione obbligatoria!




Una casa di luce, questo voleva realizzare Pier Paolo Pasolini quando nel 1970 acquistò i ruderi del castello di Colle Casale adiacenti la Torre di Chia. E questo fece, disegnando lui stesso labitazione addossata al murale rimasto, due ali affiancate alla torre mozza del castelletto scandite da pareti di legno e ampie vetrate, aiutato da un giovanissimo Dante Ferretti. Un capolavoro di integrazione nel paesaggio, una casa di pietra e vetro mimetizzata fra le rocce e il verde della natura circostante in cui Pier Paolo Pasolini visse spesso negli ultimi anni della sua vita. Qui lavorò al romanzo rimasto incompiuto, Petrolio (Einaudi, 1992) e a molte delle sue Lettere luterane.
Un luogo in cui ricercare un ritorno ad uno stato di natura incontaminato, dove poter trovare la condizione ideale per lavorare, da dove poter esprimere, con la forza rigenerante di una "solitudine scelta come un bene", la condanna allo "sgretolamento" della civiltà e al nuovo potere del consumismo.  
Si innamorò della Torre nella primavera del 1964 girando le prime sequenze del film Il Vangelo secondo Matteo. Per le scene del battesimo di Gesù, infatti, scelse il torrente Castello che scorre sotto la Torre di Chia.

"Sono solo, in mezzo alla campagna: in una solitudine reale, scelta come un bene. Qui non ho niente da perdere (e perciò posso dire tutto), ma non ho neanche niente da guadagnare (e perciò posso dire tutto a maggior ragione)."                                                                                     

                       Pier Paolo Pasolini, Lettere luterane, 1976


Vista la situazione di emergenza relativa al Covid-19 e considerato che una parte della visita si svolge in spazi chiusi, è obbligatorio l'uso della mascherina.  



Info e prenotazioni:

Il Camaleonte Coop. Sociale 349 8774548

info@ilcamaleonte.it

www.ilcamaleonte-tuscia.com

18 luglio 2020

Visita pomeridiana alla Torre di Chia!

Sabato 1 agosto apertura della Torre di Chia e della "casa di luce" di Pier Paolo Pasolini!


Dal febbraio 2019, grazie a un accordo tra i proprietari e la cooperativa sociale Il Camaleonte, la Torre di Chia
il castello/abitazione di Pier Paolo Pasolini aprono al pubblico una volta al mese.

La prossima apertura sarà sabato 1 agosto 2020 alle ore 17:30. 
La visita avrà una durata di circa 2 ore e si concluderà alle cascatelle di Fosso Castello. 

E' previsto un piccolo aperitivo offerto dalla cooperativa soc. Il Camaleonte.

Prenotazione obbligatoria!



Una casa di luce, questo voleva realizzare Pier Paolo Pasolini quando nel 1970 acquistò i ruderi del castello di Colle Casale adiacenti la Torre di Chia. E questo fece, disegnando lui stesso labitazione addossata al murale rimasto, due ali affiancate alla torre mozza del castelletto scandite da pareti di legno e ampie vetrate, aiutato da un giovanissimo Dante Ferretti. Un capolavoro di integrazione nel paesaggio, una casa di pietra e vetro mimetizzata fra le rocce e il verde della natura circostante in cui Pier Paolo Pasolini visse spesso negli ultimi anni della sua vita. Qui lavorò al romanzo rimasto incompiuto, Petrolio (Einaudi, 1992) e a molte delle sue Lettere luterane.
Un luogo in cui ricercare un ritorno ad uno stato di natura incontaminato, dove poter trovare la condizione ideale per lavorare, da dove poter esprimere, con la forza rigenerante di una "solitudine scelta come un bene", la condanna allo "sgretolamento" della civiltà e al nuovo potere del consumismo.  
Si innamorò della Torre nella primavera del 1964 girando le prime sequenze del film Il Vangelo secondo Matteo. Per le scene del battesimo di Gesù, infatti, scelse il torrente Castello che scorre sotto la Torre di Chia.

"Sono solo, in mezzo alla campagna: in una solitudine reale, scelta come un bene. Qui non ho niente da perdere (e perciò posso dire tutto), ma non ho neanche niente da guadagnare (e perciò posso dire tutto a maggior ragione)."                                                                                     

                       Pier Paolo Pasolini, Lettere luterane, 1976


Vista la situazione di emergenza relativa al Covid-19 e considerato che una parte della visita si svolge in spazi chiusi, è obbligatorio l'uso della mascherina.  



Info e prenotazioni:

Il Camaleonte Coop. Sociale 349 8774548

info@ilcamaleonte.it

www.ilcamaleonte-tuscia.com

24 giugno 2020

Ripartiamo con le visite alla Torre!

Domenica 28 giugno apertura della Torre di Chia e della "casa di luce" di Pier Paolo Pasolini!

Ancora disponibili posti per il turno di visita delle 14:30.

Dal febbraio 2019, grazie a un accordo tra i proprietari e la cooperativa sociale Il Camaleonte, la Torre di Chia
il castello/abitazione di Pier Paolo Pasolini aprono al pubblico una volta al mese.

La prossima apertura sarà domenica 28 giugno 2020 alle ore 10:30 (primo turno) e alle ore 14:30 (secondo turno). 

Prenotazione obbligatoria!


                                

Una casa di luce, questo voleva realizzare Pier Paolo Pasolini quando nel 1970 acquistò i ruderi del castello di Colle Casale adiacenti la Torre di Chia. E questo fece, disegnando lui stesso labitazione addossata al murale rimasto, due ali affiancate alla torre mozza del castelletto scandite da pareti di legno e ampie vetrate, aiutato da un giovanissimo Dante Ferretti. Un capolavoro di integrazione nel paesaggio, una casa di pietra e vetro mimetizzata fra le rocce e il verde della natura circostante in cui Pier Paolo Pasolini visse spesso negli ultimi anni della sua vita. Qui lavorò al romanzo rimasto incompiuto, Petrolio (Einaudi, 1992) e a molte delle sue Lettere luterane.
Un luogo in cui ricercare un ritorno ad uno stato di natura incontaminato, dove poter trovare la condizione ideale per lavorare, da dove poter esprimere, con la forza rigenerante di una "solitudine scelta come un bene", la condanna allo "sgretolamento" della civiltà e al nuovo potere del consumismo.  
Si innamorò della Torre nella primavera del 1964 girando le prime sequenze del film Il Vangelo secondo Matteo. Per le scene del battesimo di Gesù, infatti, scelse il torrente Castello che scorre sotto la Torre di Chia.

"Sono solo, in mezzo alla campagna: in una solitudine reale, scelta come un bene. Qui non ho niente da perdere (e perciò posso dire tutto), ma non ho neanche niente da guadagnare (e perciò posso dire tutto a maggior ragione)."                                                                                     

                       Pier Paolo Pasolini, Lettere luterane, 1976


Vista la situazione di emergenza relativa al Covid-19 e considerato che una parte della visita si svolge in spazi chiusi, è obbligatorio l'uso della mascherina.  



Info e prenotazioni:

Il Camaleonte Coop. Sociale 349 8774548

info@ilcamaleonte.it

www.ilcamaleonte-tuscia.com

07 giugno 2020

Ripartiamo con le visite alla Torre!

Domenica 28 giugno apertura della Torre di Chia e della "casa di luce" di Pier Paolo Pasolini!


Dal febbraio 2019, grazie a un accordo tra i proprietari e la cooperativa sociale Il Camaleonte, la Torre di Chia
il castello/abitazione di Pier Paolo Pasolini aprono al pubblico una volta al mese.

La prossima apertura sarà domenica 28 giugno 2020 alle ore 10:30. Prenotazione obbligatoria!


                                

Una casa di luce, questo voleva realizzare Pier Paolo Pasolini quando nel 1970 acquistò i ruderi del castello di Colle Casale adiacenti la Torre di Chia. E questo fece, disegnando lui stesso labitazione addossata al murale rimasto, due ali affiancate alla torre mozza del castelletto scandite da pareti di legno e ampie vetrate, aiutato da un giovanissimo Dante Ferretti. Un capolavoro di integrazione nel paesaggio, una casa di pietra e vetro mimetizzata fra le rocce e il verde della natura circostante in cui Pier Paolo Pasolini visse spesso negli ultimi anni della sua vita. Qui lavorò al romanzo rimasto incompiuto, Petrolio (Einaudi, 1992) e a molte delle sue Lettere luterane.
Un luogo in cui ricercare un ritorno ad uno stato di natura incontaminato, dove poter trovare la condizione ideale per lavorare, da dove poter esprimere, con la forza rigenerante di una "solitudine scelta come un bene", la condanna allo "sgretolamento" della civiltà e al nuovo potere del consumismo.  
Si innamorò della Torre nella primavera del 1964 girando le prime sequenze del film Il Vangelo secondo Matteo. Per le scene del battesimo di Gesù, infatti, scelse il torrente Castello che scorre sotto la Torre di Chia.

"Sono solo, in mezzo alla campagna: in una solitudine reale, scelta come un bene. Qui non ho niente da perdere (e perciò posso dire tutto), ma non ho neanche niente da guadagnare (e perciò posso dire tutto a maggior ragione)."                                                                                     

                       Pier Paolo Pasolini, Lettere luterane, 1976


Vista la situazione di emergenza relativa al Covid-19 e considerato che una parte della visita si svolge in spazi chiusi, è obbligatorio l'uso della mascherina.  



Info e prenotazioni:

Il Camaleonte Coop. Sociale 349 8774548

info@ilcamaleonte.it

www.ilcamaleonte-tuscia.com